Moratoria Prestiti Personali PMI e Privati 2024: come funziona e scadenza

Scopriamo come funziona la moratoria per i prestiti personali rivolti alle Piccole e Medie Imprese (PMI) e ai privati. Tutte le novità riguardo la proroga 2024, con la nuova scadenza da tenere in considerazione. Vedremo tutto quello che c’è da sapere riguardo questa misura che ha permesso a molte imprese e privati di sopravvivere alla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19.

Moratoria Prestiti Personali: che cos’è, come funziona e perché richiederla

Spesso si sente parlare della moratoria dei prestiti personali, che rappresenta un’ottima opportunità sia per le Piccole e Medie Imprese (PMI) che per i privati. Ma che cosa significa moratoria e quando si può applicare al prestito personale che si sta rimborsando? La moratoria rappresenta la possibilità di sospendere il pagamento delle rate di rimborso di un prestito in corso per un determinato periodo. Si tratta quindi di un’ottima opportunità di cui PMI e privati possono approfittare per cercare almeno di ridurre gli effetti catastrofici della crisi economica. La moratoria dei prestiti personali è infatti un’azione straordinaria che viene messa in atto dalla banca in determinati casi in cui il cliente abbia effettiva necessità di sospendere il pagamento delle rate. Non si tratta infatti di un’opzione prevista a priori all’interno del contratto di finanziamento e che potrete richiedere in qualsiasi momento, visto che è necessaria una valida motivazione per poter usufruire della moratoria dei prestiti personali sia per quanto riguarda le PMI che per i privati.

Come funziona quindi la moratoria dei prestiti personali? Trattandosi di un’azione straordinaria, è chiaro che potrete usufruire della moratoria solamente in determinati casi. Il caso di cui probabilmente avete sentito parlare ultimamente è quello della moratoria concessa in seguito alla crisi pandemica che abbiamo purtroppo subito negli ultimi anni. La pandemia di Covid-19 ha portato infatti sia le imprese che i privati a dover affrontare un’importante riduzione delle entrate. Pensate alle attività commerciali e a tutte quelle imprese legate in qualche modo alle attività che non erano consentite durante il periodo più duro della pandemia. Come sappiamo, moltissime imprese hanno purtroppo chiuso i battenti, e proprio al fine di contrastare questo fenomeno il Governo ha messo in atto alcune azioni per sostenere l’economia del nostro Paese.

La moratoria dei prestiti personali è appunto una delle azioni messe in atto per aiutare PMI e privati a superare il periodo di crisi economica. Con il Decreto Legge “Cura Italia” è stato dunque consentito di usufruire di questa opzione straordinaria. Eravamo nel 2020 allora, ma come purtroppo sappiamo la crisi economica non si è fermata a quei mesi, ed è per questo motivo che la moratoria dei prestiti per PMI e privati è stata prorogata diverse volte, tanto che se ne parla ancora oggi nel 2024. Chiaramente si tratta di una possibilità che viene concessa a coloro che stanno rimborsando un prestito, che possono decidere se usufruirne o meno. Il motivo per cui accedere alla moratoria dei prestiti personali è dunque quello di sospendere per un certo periodo il pagamento delle rate, in modo da avere il tempo magari di affrontare altre spese e rilanciare la propria attività senza dover pensare alla rata mensile del prestito ricevuto. La speranza è che al termine del “periodo di grazia” concesso, la situazione sia cambiata e si possa tornare ad affrontare la rata di rimborso prevista senza troppi problemi.

Al momento della richiesta di moratoria dei prestiti, il cliente può scegliere tra la sospensione del pagamento dell’intera rata e la sospensione del pagamento della sola quota capitale. Nel primo caso, il cliente non sarà tenuto ad affrontare alcuna rata mensile durante il periodo di sospensione. Nel caso della sospensione del pagamento della quota capitale, invece, le rate mensili che dovranno essere pagate saranno appunto solamente pari all’importo dovuto alla banca per gli interessi. Si tratta quindi di una piccola parte della rata totale, che può essere utile continuare a pagare per ridurre il debito residuo che dovrà essere pagato al termine della moratoria concessa. Ma qual è il periodo della moratoria? Questo verrà definito dalla banca in seguito ad un’analisi della situazione economica complessiva della PMI o del privato, e delle caratteristiche del prestito personale che si sta rimborsando. Quindi il periodo di sospensione non sarà fisso per chiunque ma verrà definito sulla base di diversi parametri.

Moratoria Prestiti Personali PMI: quali sono i requisiti richiesti

Abbiamo visto che cos’è e perché in alcuni casi la moratoria sui prestiti personali può essere davvero molto utile. A questo punto è lecito chiedersi a chi è rivolta questa misura prevista dal Governo per salvaguardare l’economia italiana. In particolare, quali sono i requisiti richiesti per poter accedere alla moratoria prestiti personali per PMI e privati? Innanzitutto, è bene chiarire che stiamo parlando di una misura straordinaria, resa necessaria dalla forte crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19. Ci soffermiamo dunque principalmente su questa particolare moratoria, che è stata attivata nel 2020 e che dovrebbe essere prorogata anche per il 2024. Tuttavia ovviamente questo discorso non è valido in ogni caso: essendo la moratoria una misura straordinaria, i requisiti richiesti dipenderanno da ciò che viene deciso dal Governo che decide di metterla in atto. Allo stesso tempo, è chiaro che queste informazioni sono sempre disponibili all’interno del regolamento e della documentazione ufficiale.

Se volete sapere se avete diritto ad usufruire del periodo di grazia durante il quale non sarete tenuti a pagare le rate di rimborso, dovrete dunque controllare proprio i requisiti richiesti per la moratoria. In particolare per quanto riguarda le PMI, ad essere determinanti saranno i dati della vostra impresa, e dunque la dimensione in termini di numero di dipendenti, oltre alle spese dell’azienda e i guadagni ottenuti. Per prima cosa è dunque indispensabile che abbiate a portata di mano tutta la documentazione relativa alla vostra impresa, sia per quanto riguarda i dati della società che per quanto riguarda tutte le entrate e le uscite. Come detto in precedenza, anche le caratteristiche della moratoria stessa (periodo di sospensione delle rate) saranno definite in base ad un’analisi di ogni richiedente, che sia esso una Piccola o Media Impresa oppure un privato.

In particolare, possono accedere alla moratoria sui prestiti personali tutte le micro, piccole e medie imprese (PMI) che hanno come primo requisito quello di operare in Italia. Non ci sono vincoli che riguardano la tipologia di attività svolta, visto che sono ammesse richieste da parte di imprese appartenenti a tutti i settori dell’economia. Tra i requisiti richiesti c’è poi ovviamente quello di appartenere alla categoria della Piccole e Medie Imprese (PMI). A tal proposito, è bene sapere che in base alla definizione della Commissione europea, sono PMI tutte quelle imprese che abbiano meno di 250 dipendenti ed un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro, oppure quelle il cui bilancio totale annuo non sia superiore ai 43 milioni di euro. È importante sottolineare il fatto che all’interno di questa definizione di PMI rientrano anche i lavoratori autonomi che siano titolari di partita IVA.

Continuando ad analizzare i requisiti richiesti alle PMI (e ai lavoratori autonomi) al fine di accedere alla moratoria sui prestiti personali, scopriamo che l’impresa, al momento dell’invio della richiesta, deve necessariamente essere “in bonis“. Questo implica in particolare il fatto che l’impresa non debba avere eventuali rate scadute da più di 90 giorni. A tal proposito, all’interno del regolamento, viene specificato che sono considerate rate scadute non soltanto quelle non pagate, ma anche quelle che sono state pagate solo in modo parziale senza successivamente effettuare il pagamento dell’importo residuo.

Quando è possibile richiedere la moratoria per Prestiti Personali per Privati: data di scadenza 2024

Abbiamo visto come funziona la moratoria dei prestiti personali rivolti alle imprese. Ma è possibile anche per un privato accedere a questa opportunità? La risposta è assolutamente positiva. Innanzitutto, come abbiamo già detto i privati che siano lavoratori autonomi con partita IVA rientrano a tutti gli effetti nella categoria delle PMI, perciò in questo caso valgono i requisiti elencati finora. Inoltre, c’è una specifica moratoria che è rivolta proprio ai privati, che è stata resa disponibile sempre a seguito della crisi pandemica, grazie al cosiddetto Fondo Gasparrini. Questo Fondo di solidarietà è stato istituto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite l’applicazione della legge numero 244 del 24/12/2007, con l’obiettivo di offrire un aiuto concreto alle famiglie che si trovassero ad affrontare il rimborso di un mutuo per l’acquisto della prima casa. In particolare, questa moratoria per prestiti personali per privati era rivolta a tutti coloro che avessero ricevuto un mutuo fino a 250.000 euro per l’acquisto della prima casa. Successivamente, la platea dei potenziali beneficiari della moratoria è stata allargata, infatti oggi è possibile effettuarne la richiesta anche per mutui che arrivano a 400.000 euro. In questo caso, il cliente ha il diritto di beneficiare di una sospensione del pagamento delle rate di rimborso previste dal contratto per un periodo massimo di 18 mesi.

Il Fondo di solidarietà sostiene il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione: questo significa che stiamo parlando di una moratoria che prevede la sospensione del conto capitale, più la metà della quota relativa agli interessi. Di conseguenza, il cliente che ne beneficia si troverà a continuare a pagare solamente una piccola rata pari al 50% degli interessi. Non sempre però è possibile richiedere la moratoria per prestiti personali per privati, visto che all’interno del regolamento viene specificato che è possibile farne richiesta solamente in situazioni di temporanea difficoltà. In particolare, quali sono i casi attualmente previsti per l’accesso alla moratoria per prestiti personali privati? Il primo caso in cui è possibile accedervi, è la sospensione dal lavoro per un periodo di almeno 30 giorni: il lavoratore sospeso può richiedere la moratoria anche in attesa dell’effettiva emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti previsti per il sostegno del reddito. Un altro possibile beneficiario della moratoria sul mutuo per la prima casa è il lavoratore dipendente al quale sia stato ridotto l’orario. Per i casi appena considerati, il regolamento della moratoria per prestiti personali rivolti a privati prevede la sospensione del pagamento delle rate del mutuo ricevuto, per un periodo legato alla durata della sospensione del lavoro stessa.

In particolare, il periodo di grazia massimo sarà di 6 mesi, qualora la sospensione o la riduzione dell’orario sia stata di durata compresa tra i 30 giorni e i 150 giorni; qualora il periodo considerato sia compreso tra i 151 giorni e i 302 giorni, allora la durata della sospensione delle rate potrà arrivare fino a 12 mesi; infine, per sospensione o riduzione dell’orario di lavoro di durata superiore ai 303 giorni è previsto una durata massima di sospensione delle rate di 18 mesi. Sono inoltre considerati come validi motivi per cui accedere alla moratoria dei prestiti personali la cessazione del rapporto di lavoro subordinato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, ma anche la cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, di rappresentanza commerciale e di agenzia. Infine, tra i casi sfortunati che vengono considerati figurano sia gli eventi drammatici che riguardano la salute, come il decesso ed il riconoscimento di handicap grave (invalidità civile non inferiore all’80%), che il calo del fatturato per tutti i privati che appartengano alle categorie dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti. Per concludere la nostra analisi della moratoria dei prestiti personali per privati, vi segnaliamo che con la legge numero 234 datata 30 dicembre 2021 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2024”), la moratoria stessa è stata prorogata per il momento con data di scadenza fissata al 22 dicembre 2024.

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