Prestiti per badanti e colf 2024: come ottenere un prestito per badante straniera o italiana

Come funzionano i prestiti per badanti e colf offerti dai principali istituti di credito per il 2024? Scopriamo come ottenere un prestito per badante straniera o italiana, con tutte le informazioni utili per questa particolare categoria di clienti. Vedremo dunque quali sono le garanzie che vengono richieste per poter accedere al credito desiderato.

Prestiti per badanti e colf 2024: garanzie richieste in base al contratto

Vista la moltissima concorrenza nel mondo dei prestiti, i diversi istituti di credito studiano sempre nuove soluzioni per soddisfare le esigenze di ogni categoria di potenziali clienti. In questa pagina ci occuperemo in particolare dei prestiti per badanti e colf che possono essere richiesti in questo 2024. Innanzitutto, vediamo per quale motivo è bene analizzare le caratteristiche dei finanziamenti rivolti alle badanti italiane e straniere, che purtroppo possono riscontrare alcuni problemi nel ricevere i soldi di cui hanno bisogno. Le caratteristiche economiche dei prestiti personali sono più o meno sempre le stesse, mentre a cambiare è il modo in cui è possibile accedere alla somma di denaro di cui si ha bisogno. Come per qualsiasi forma di finanziamento, infatti, l’ostacolo principale da superare per poter ottenere una risposta positiva da parte di un istituto di credito è quello delle garanzie richieste dalla compagnia stessa. Qualsiasi istituto di credito ha infatti l’obiettivo di evitare che ci siano problemi nel rimborso dei finanziamenti che vengono erogati, e dunque per minimizzare il rischio di un mancato rimborso vengono definiti dei requisiti che il cliente deve possedere per poter ricevere il prestito di cui ha bisogno. Le garanzie necessarie per poter richiedere un prestito per badanti e colf in parte dipendono dal regolamento del prestito personale che andiamo a richiedere, anche se in generale le richieste sono comuni a tutti gli istituti di credito.

Perché dunque è bene fare un discorso a parte nel caso dei prestiti per badanti e colf richiedibili nel 2024? Come probabilmente già sapete, la principale garanzia necessaria per poter ottenere un prestito personale, indipendentemente dalla compagnia alla quale scegliete di rivolgervi, è il documento di reddito. Questo documento ha appunto lo scopo di dimostrare all’istituto di credito la propria capacità economica di affrontare le rate di rimborso previste dal contratto di finanziamento. Il cliente, che in questo caso è una badante o una colf, deve dimostrare di avere delle entrate sufficienti per poter completare il rimborso senza problemi. In questo senso è bene sapere che il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico classifica badanti e colf nella categoria dei lavoratori dipendenti, proprio come un qualsiasi impiegato di aziende pubbliche e private. Questo da un certo punto di vista è un aspetto positivo, visto che i lavoratori dipendenti possono accedere senza problemi ai prestiti personali tramite la presentazione della busta paga. Nella busta paga viene riportato lo stipendio netto mensile percepito dal lavoratore, dal quale dunque dovrà essere detratta ogni mese la rata di rimborso del prestito che eventualmente verrà erogato. Qual è dunque il problema che riscontrano le badanti e le colf interessate a ricevere un finanziamento? Il problema è che nella stragrande maggioranza dei casi (per non dire sempre) una badante, straniera o italiana che sia, non possiede un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Ciò è dovuto al fatto che coloro che decidono di assumere una badante o colf lo fanno per un certo periodo di tempo, finito il quale il contratto potrà essere rinnovato o meno.

Purtroppo, in alcuni casi il possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato rappresenta una condizione necessaria per poter accedere al finanziamento desiderato. Per quelle badanti o colf che abbiano un contratto che viene rinnovato di volta in volta dunque può risultare complicato ottenere il prestito personale di cui si ha bisogno. Ricapitolando, dunque, i prestiti per badanti e colf sono a tutti gli effetti dei prestiti personali, che possono essere richiesti senza problemi nel caso in cui abbiate un contratto a tempo indeterminato. Per coloro che abbiano invece un contratto a tempo determinato, il finanziamento che può essere richiesto avrà un vincolo riguardo la durata del prestito stesso. In particolare, i principali istituti di credito nel proprio regolamento dei prestiti specificano che la data di scadenza del prestito personale per badanti dovrà necessariamente essere precedente rispetto alla data di scadenza del contratto in corso. Ovviamente l’istituto di credito vuole essere sicuro che il beneficiario del prestito sia in grado di pagare tutte le rate di rimborso previste. Di conseguenza, finché la badante è sotto contratto la compagnia sa che la rata può essere detratta ogni mese dallo stipendio percepito. Viceversa, al momento della scadenza del contratto, la compagnia stessa non potrà più avere la certezza che la cliente sia in grado di effettuare il pagamento della rata mensile entro la data di scadenza. Al fine di evitare problemi di questo tipo, perciò, la data di scadenza dell’ultima rata di rimborso del prestito personale per badanti e colf con contratto di lavoro a tempo determinato non potrà essere successiva alla data di scadenza del contratto di lavoro.

Prestito per badante straniera o italiana 2024: quali differenze ci sono?

Abbiamo visto in generale, dal punto di vista delle garanzie economiche, quali sono le difficoltà che riscontra solitamente una badante o una colf nel momento in cui si rivolge ad un qualsiasi istituto di credito. Ma come cambia la situazione nel caso in cui la badante interessata a ricevere un prestito sia straniera? Non si tratta ovviamente di un discorso di tipo razzista, ma semplicemente di un’analisi approfondita delle garanzie che vengono richieste dalle principali banche al momento della richiesta di finanziamento. Da questo punto di vista, le badanti straniere possono stare tranquille, visto che a parte alcuni requisiti necessari (anche piuttosto ovvi), possono ottenere senza problemi il finanziamento desiderato. Come già detto in precedenza, il primo requisito fondamentale è quello di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o almeno un contratto di lavoro a tempo determinato, a patto che la durata residua del contratto stesso sia maggiore rispetto alla durata del prestito personale che volete richiedere. Dal punto di vista delle garanzie economiche, dunque, non c’è alcun tipo di differenza tra i prestiti per badanti e colf italiane e straniere.

Ciò che cambia nel caso in cui la richiesta venisse effettuata da una badante o colf straniera, riguarda solamente i documenti personali che devono essere presentati. Come si legge sui siti internet delle principali banche e finanziarie, la documentazione aggiuntiva che deve essere presentata da una badante straniera rispetto ad una italiana comprende innanzitutto il valido permesso di soggiorno. Questo vale solamente nel caso in cui la badante interessata a ricevere il prestito sia extracomunitaria. Per quanto riguarda invece le badanti straniere che provengono da un Paese europeo, basterà semplicemente dimostrare di essere residenti in Italia. Quest’ultimo è un requisito che viene sempre richiesto quando si vuole accedere ad un qualsiasi finanziamento in Italia. Inoltre, perché il documento di reddito presentato sia valido, è necessario che il reddito da lavoro percepito sia prodotto sul territorio italiano. In altre parole, i prestiti che vengono erogati in Italia possono essere richiesti da badanti e colf italiane e straniere che vivono e lavorano nel nostro Paese. Nel caso in cui tutti questi requisiti siano rispettati, i prestiti per badanti e colf straniere non presenteranno alcuna differenza rispetto a quelli rivolti alle badanti e colf italiane. Come abbiamo già detto, infatti, le sole differenze da considerare sono quelle che riguardano i requisiti necessari per poter accedere al credito desiderato. In ogni caso, è bene sottolineare che dal punto di vista del trattamento economico e dunque dei tassi d’interesse applicati non ci sono differenze tra il prestito per badante straniera e quello per badante italiana.

Prestiti per badanti e colf senza busta paga 2024: importo richiedibile

Risolto il quesito riguardante la nazionalità della badante, un altro aspetto fondamentale da considerare è quello delle badanti e colf che siano senza busta paga. Tra le badanti, infatti, bisogna considerare purtroppo anche coloro che lavorano senza avere un regolare contratto di lavoro. Questa è una delle tante situazioni che andrebbe eliminata nel nostro Paese, visto che non permette a troppe badanti e colf di avere tutti i diritti che sono previsti per un qualsiasi lavoratore dipendente. Per analizzare a tutto tondo i problemi che riscontrano le badanti e le colf nel ricevere un prestito personale è per questo motivo necessario considerare anche quelle badanti che siano senza regolare contratto di lavoro. Dal punto di vista di un qualsiasi istituto di credito, in questo caso si rientra nella categoria dei prestiti per disoccupati. Questo perché coloro che non abbiano la possibilità di presentare un regolare contratto di lavoro sono appunto senza busta paga. Nel mondo dei prestiti questa è sicuramente la situazione peggiore in cui ci si può trovare, tuttavia per fortuna esistono delle garanzie alternative che possono essere presentate per ottenere comunque i soldi di cui si ha bisogno.

La prima soluzione che viene prevista nel regolamento della maggior parte dei prestiti personali disponibili sul mercato è la presentazione di un garante. In cosa consiste? Molto semplicemente, il garante è una persona che si impegna a garantire per voi. Quest’ultimo può essere una qualsiasi persona, dunque non solo un parente ma anche un amico, visto che non sono previsti vincoli di parentela tra il richiedente ed il garante che viene presentato. L’unico vincolo previsto è quello per cui il garante abbia la possibilità di presentare un valido documento di reddito. A tal proposito, il documento che il garante deve presentare può essere la busta paga, nel caso in cui sia un lavoratore dipendente, il cedolino della pensione nel caso dei pensionati, ma anche l’ultima dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi con Partita IVA. In questo modo il garante presenterà le garanzie economiche richieste dalla banca al posto della badante senza busta paga. Di conseguenza la banca non avrà alcun tipo di problema ad accettare la richiesta di finanziamento, ed il garante avrà permesso alla cliente di ottenere i soldi di cui aveva bisogno. La badante, dal canto suo, pur non avendo un regolare contratto di lavoro, potrà affrontare le rate di rimborso mensili grazie ai soldi percepiti “a nero”. Ripetiamo, si tratta di una situazione che non dovrebbe verificarsi e vi consigliamo vivamente di pretendere sempre un regolare contratto di lavoro. In ogni caso, grazie alla presentazione di un garante potrete ricevere il prestito che desiderate.

Cosa succede se ricevo un prestito per badanti senza busta paga con la presentazione di un garante, ma poi non riesco ad affrontare le rate di rimborso previste dal contratto? In caso di mancato pagamento delle rate, la banca addebiterà l’importo non rimborsato proprio al garante. Per questo motivo non sempre è percorribile la soluzione della presentazione di un garante. Proprio per il rischio che viene corso da quest’ultimo, infatti, non è facile trovare qualcuno che sia disposto a garantire per noi davanti ad una banca o finanziaria. Quali alternative hanno le badanti e colf senza busta paga? In realtà le possibilità di ricevere i soldi di cui avete bisogno sono piuttosto basse, a meno che non siate orientate verso un piccolo prestito. La soluzione migliore in quest’ultimo caso è quella che prende il nome di credito su pegno. Questo piccolo prestito personale può essere richiesto da una qualsiasi badante o colf, senza la necessità di presentare alcuna garanzia reddituale. L’unica garanzia da presentare è un oggetto di valore. Questo può essere ad esempio una collana, un bracciale, degli orecchini o qualsiasi altro oggetto d’oro e/o con pietre preziose. Pensate ad esempio a vecchi gioielli ai quali siete particolarmente legati per il valore affettivo e che dunque non volete vendere. Grazie al credito su pegno potrete appunto impegnare questi oggetti di valore per ricevere immediatamente la somma di denaro di cui avete bisogno. L’unico requisito richiesto è che l’importo da erogare sia inferiore rispetto al valore di mercato degli oggetti che andate ad impegnare. Questo piccolo prestito per badanti e colf prevede un’erogazione immediata in contanti. I vostri oggetti di valore verranno custoditi in un luogo estremamente sicuro, perciò avrete la possibilità di ottenere i soldi che state cercando senza però perdere gli oggetti di valore ai quali siete particolarmente legati.

Prestiti tra privati per badanti e colf: come richiedere finanziamenti cambializzati

Come abbiamo già detto all’interno di questo articolo, la caratteristica che differenzia i prestiti per badanti dai prestiti personali “classici” riguarda esclusivamente le garanzie richieste. Questo è infatti l’ostacolo principale che devono superare badanti e colf per ricevere i soldi di cui hanno bisogno. Tra le soluzioni che possono permettervi di ricevere il credito che desiderate c’è quella dei prestiti tra privati. Di cosa si tratta? Molto semplicemente stiamo parlando di prestiti personali per badanti che invece che essere erogati da un istituto di credito vengono offerti da investitori privati. Questi ultimi, avendo una certa somma di denaro da parte, decidono di investirla offrendo prestiti ad altri privati che invece sono alla ricerca di un finanziamento, che nel nostro caso sono appunto le badanti o le colf.

La caratteristica che rende particolarmente interessanti i prestiti tra privati rivolti anche alle badanti è che solitamente i requisiti richiesti sono molto meno restrittivi rispetto a quelli solitamente richiesti dai principali istituti di credito. Il rovescio della medaglia di questa tipologia di finanziamento è il rischio che si corre rivolgendosi a privati che non siano affidabili. Sopratutto sul web è bene stare molto attenti alle truffe: in particolare vi consigliamo di stare alla larga da coloro che richiedono il pagamento di spese anticipate prima di erogarvi il prestito che avete richiesto. In molti casi badanti e non solo si sono trovate a pagare queste spese anticipate senza riuscire a ricontattare questi truffatori. La soluzione migliore per evitare truffe e ricevere il prestito per badanti da privati affidabili è quella di utilizzare una delle diverse piattaforme di social lending.

Il prestito sociale è ormai da diversi anni una realtà in Italia, che ha aiutato moltissimi clienti a realizzare i propri progetti con finanziamenti ad ottime condizioni. Tra le principali community di social lending alle quali iscrivervi per ricevere un prestito per badanti da privati vi consigliamo ad esempio Prestiamoci, BLender, Smartika e Soisy. La forma di finanziamento solitamente utilizzata è quella del prestito cambializzato. La caratteristica principale di questo prestito è quella per cui il rimborso avviene tramite il pagamento di cambiali emesse dal prestatore. Le cambiali, grazie all’apposito bollo che viene apposto su di esse, rappresentano un titolo esecutivo. Questo significa che grazie a queste il prestatore può presentarsi davanti ad un giudice e richiedere la confisca dei beni. In questo senso dunque stiamo parlando di un finanziamento piuttosto rischioso, visto che in caso di mancato pagamento i beni di proprietà verrebbero battuti all’asta. Allo stesso tempo però per molte badanti e colf il prestito cambializzato rappresenta l’unica soluzione per ricevere i soldi di cui si ha bisogno.

7 Commenti

  1. Lavoro come badante contratto indeterminato solo che sono ingaggiata da tre mesi posso avere un piccolo prestito grazie aspetto le vostre informazione

  2. Salve o un contratto tempo indet
    .lavoro come colf dal 2016avrei bisogno di un piccolo prestito di3000euro mi contattate?grazie

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