Causale bonifico per prestito tra parenti, privati o prestiti personali: come comportarsi

In questa pagina troverete tutte le informazioni utili riguardo la causale del bonifico in caso di prestiti tra parenti o di prestiti personali tra privati. Si tratta di un aspetto di fondamentale importanza, perciò è bene sapere come comportarsi per evitare qualsiasi tipo di problema con il Fisco.

Causale bonifico per Prestiti Personali tra privati: perché è importante specificarla

Nelle nostre pagine abbiamo più volte recensito i prestiti tra privati. Questa particolare tipologia di finanziamento è sicuramente molto interessante, in quanto può rappresentare un’opportunità per ottenere la somma di denaro che si sta cercando, a condizioni spesso più convenienti rispetto ai prestiti personali offerti dalle principali banche e finanziarie. Proprio per questo motivo, sono sempre di più i clienti che scelgono i prestiti tra privati, che possono essere erogati da parenti oppure semplicemente da qualcuno che decide di investire i propri risparmi in questa attività. Chiaramente, così come accade per i prestiti personali erogati dalle banche, anche in questo caso esistono delle regolamentazioni ben precise, che è bene rispettare per evitare di avere qualsiasi tipo di problema. Lo scambio di prestiti, così come in generale qualsiasi scambio di denaro, deve essere tracciato, in modo da evitare scambi di denaro illeciti.

È fondamentale dunque specificare chiaramente il motivo per cui si sta inviando una determinata somma di denaro ad un altro soggetto. La causale, sebbene non sia in generale obbligatoria quando si effettua un invio di denaro, diventa invece fondamentale nel caso in cui vengano effettuati dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questo vale ovviamente nel caso dei prestiti tra privati, ma non solo. Spesso infatti si pensa che quando si eroga un prestito infruttifero ad un proprio parente, lo scambio di denaro possa avvenire tranquillamente, e non c’è bisogno di specificare una causale. Il rapporto stretto di parentela, e la fiducia reciproca, ci spinge a non preoccuparci troppo di questi aspetti burocratici. È bene tuttavia fare molta attenzione a sottovalutare i rischi di una mancata tracciabilità dei movimenti di denaro, o comunque di una mancanza della causale che attesti il motivo per cui si sta effettuando quel trasferimento di denaro.

L’importanza della causale del bonifico viene dunque sottovalutata in particolare nel caso di prestiti tra parenti. Il motivo risiede appunto nel rapporto di reciproca fiducia tra le parti, ed il fatto che molto spesso si tratta di prestiti infruttiferi. Cosa significa? Vengono definiti prestiti infruttiferi quei prestiti che non prevedono interessi, e da cui dunque il prestatore non ricava alcun guadagno. In altre parole, la somma di denaro che verrà rimborsata dal beneficiario del prestito tramite il pagamento di un certo numero di rate, sarà proprio uguale all’importo erogato dal prestatore. Chiaramente, questa è una tipologia di prestito molto particolare, che può esistere solo se ad offrire il prestito è un parente o un amico molto stretto, che vuole aiutarci. Sebbene i prestiti tra parenti siano molto diversi dai prestiti personali offerti dalle banche, è comunque molto importante fare attenzione a come viene stipulato l’accordo tra le parti, e appunto alla causale che deve essere specificata quando si invia il bonifico.

Tutto ciò è indispensabile per evitare problemi con il fisco, che effettua controlli su tutte le transazioni che possano in qualche modo violare le norme antiriciclaggio. Spesso, infatti, non ci si rende conto che con l’erogazione di un semplice prestito tra familiari si potrebbe commettere un reato, ed è proprio per questo motivo che si fa poca attenzione alla causale del bonifico ed alla redazione di una scrittura privata. In particolare, l’Agenzia delle Entrate potrebbe pensare che avete trasferito del denaro nel conto di un vostro parente per eludere il fisco, oppure che abbiate offerto un prestito tra privati senza dichiarare il reddito proveniente dagli eventuali interessi. Come potreste dimostrare che si tratta di un prestito infruttifero, e che dunque non percepite alcun reddito da quello scambio di denaro? Se non avete specificato correttamente la causale del bonifico la situazione sarà molto complicata, e potreste trovarvi a dover pagare una multa per dei redditi che non avete mai percepito. Nei prossimi paragrafi vedremo dunque quali sono le accortezze che bisogna avere quando si eroga un prestito tra parenti o un prestito personale tra privati, con la definizione del contratto di finanziamento e la specifica della causale del bonifico.

Causale bonifico per prestito tra parenti: cosa bisogna scrivere per evitare problemi

La prima tipologia di prestito che consideriamo più nel dettaglio è quella dei prestiti tra parenti. Come detto in precedenza, questa è la forma di finanziamento più conveniente in assoluto, ma anche quella che è più soggetta ad una sottovalutazione dei rischi da parte del prestatore. Un prestito tra parenti può essere infatti sia fruttifero che infruttifero, il che determina se il prestatore stesso otterrà un reddito dagli interessi o meno. Indipendentemente da questo aspetto, l’importante è che lo scambio di denaro tra le parti avvenga in totale trasparenza, e che dunque il prestatore sia in grado di dimostrare, in caso di eventuali controlli, che siano state rispettate tutte le norme antiriciclaggio. Prima di vedere nel dettaglio cosa bisogna scrivere nella causale del bonifico che inviamo ad un nostro parente, è bene specificare che non sempre è corretto erogare un prestito tramite bonifico bancario. Questa modalità di invio del denaro può essere infatti tranquillamente utilizzata per somme di denaro ridotte. Quando si tratta invece di importi molto elevati, è bene procedere con un atto pubblico, recandosi da un notaio e con la presenza di due testimoni. In questo modo, i dettagli dell’accordo saranno definiti formalmente e si eviterà qualsiasi tipo di problema con il fisco.

In questa pagina ci occupiamo tuttavia della causale del bonifico erogato per prestiti tra parenti e prestiti personali tra privati. Di conseguenza consideriamo finanziamenti di importo non particolarmente elevato, per i quali appunto può essere tranquillamente utilizzato il bonifico bancario. La causale, come probabilmente già sapete, indica il motivo per cui si sta inviando quella somma di denaro al destinatario del bonifico stesso. Sebbene non ci sia una regolamentazione precisa su come bisogna scrivere la causale, il consiglio pratico a tal proposito è quello di essere il più chiari possibile. La causale è solitamente una frase, o comunque un testo breve, e per questo motivo deve essere concisa ma deve contenere tutte le informazioni necessarie per dimostrare la natura dello scambio di denaro, che è appunto il prestito.

La prima informazione fondamentale da specificare all’interno della causale del bonifico per prestiti tra parenti è la tipologia di prestito, e dunque se è fruttifero o infruttifero. Inoltre, è bene specificare il grado di parentela del beneficiario del prestito, in modo da sottolineare che si tratta di un prestito familiare. La causale del bonifico dovrà essere dunque ad esempio “Prestito fruttifero/infruttifero per mio/a figlio/figlia/fratello/sorella/zio/zia“. Infine, nel caso in cui sia stata redatta una scrittura privata, potrete rimandare alla stessa per una definizione esaustiva dell’accordo, comprensiva appunto delle modalità di rimborso, la scadenza dell’ultima rata e quant’altro. È importante sottolineare che un discorso analogo può essere fatto per le donazioni ad un parente. Anche in questo caso, infatti, se l’invio di denaro avviene tramite bonifico bancario, è bene specificare nella causale ad esempio “Regalo di compleanno per mio/a figlio/a“. Queste semplici accortezze vi terranno al riparo da qualsiasi tipo di problema in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Come bisogna comportarsi quando si eroga un prestito tra privati: causale bonifico e contratto

Sapere come comportarsi e cosa bisogna scrivere all’interno della causale del bonifico è indispensabile anche nel caso dei prestiti tra privati. Anche in questo caso, infatti, può essere fatto un discorso analogo a quello relativo ai prestiti tra parenti. Tuttavia, è chiaro che i prestiti tra privati è sempre previsto un determinato tasso d’interesse. Se si tratta di un importo relativamente basso, come detto è possibile effettuare l’erogazione tramite bonifico bancario. All’interno della causale dovrà essere specificato che si tratta ad esempio di un “Prestito fruttifero per il Sig. Mario Rossi“. Oltre alla semplice indicazione del nome del soggetto finanziato, è consigliabile fornire ulteriori informazioni riguardo il finanziamento che si sta erogando. Infatti, nel caso dei prestiti tra privati è necessario stipulare un contratto di finanziamento, in tutto e per tutto simile a quello che dovreste firmare nel caso in cui vi rivolgeste ad una qualsiasi banca o finanziaria. In alternativa al contratto, è possibile stipulare anche una scrittura privata, tuttavia per i prestiti tra privati viene sempre consigliato di stipulare un regolare contratto di finanziamento.

Cosa deve essere specificato all’interno del contratto? Per prima cosa, devono essere indicati i dati personali dei soggetti che stanno stipulando il contratto stesso. Solitamente viene indicato il codice fiscale, il numero identificativo di un valido documento (la cui fotocopia può essere allegata al contratto stesso) e la residenza del prestatore e del beneficiario del prestito tra privati. Inoltre, dovranno essere chiaramente indicate le caratteristiche del prestito stesso, a partire dall’importo erogato. A tal proposito, deve essere indicato anche il metodo di pagamento scelto e la data di erogazione, se questa è stata definita chiaramente, altrimenti anche solamente la data entro la quale il prestatore si impegna ad inviare l’importo richiesto al soggetto beneficiario del prestito. Dunque ad esempio potrà essere indicato “Prestito di euro … che verrà erogato tramite bonifico bancario entro il giorno …“. In questo modo sarà facile per l’Agenzia delle Entrate controllare lo scambio di denaro tra prestatore e richiedente.

Infine, è importante specificare i dettagli dell’accordo per quanto riguarda il rimborso del prestito. A tal proposito, all’interno del contratto dovrà essere specificata la durata del piano di rimborso, la cadenza mensile/bimestrale/semestrale delle rate di rimborso, ed il tasso d’interesse applicato. In base all’importo erogato, al numero di rate ed al tasso d’interesse, verrà calcolata la rata di rimborso che dovrà essere chiaramente specificata all’interno del contratto. A questo punto ci sono tutte le informazioni necessarie per definire un prestito tra privati. L’unico aspetto che manca da specificare è la data di sottoscrizione del contratto stesso, la cosiddetta “data certa“. Per fare ciò, è necessario che il contratto venga registrato, tramite il pagamento un’imposta di bollo da 16 euro, ed il pagamento di un’imposta di registro che varia in base all’importo del prestito, in quanto sarà pari al 3% dello stesso. Una volta stipulato il contratto di finanziamento, all’interno della causale del bonifico dovrà essere indicata la data di registrazione del contratto, in modo da collegare chiaramente il pagamento all’erogazione del prestito tra privati.

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