Cessione del Quinto dello stipendio 2024: calcolo preventivo, simulazione online e normativa

Una guida completa alla scoperta della cessione del quinto dello stipendio. Tutto quello che c’è da sapere su questa particolare forma di finanziamento rivolta ai lavoratori dipendenti. Vedremo la normativa che regola la cessione del quinto, oltre ad effettuare un calcolo del preventivo con simulazione del prestito online per conoscere la rata e i tassi d’interesse applicati.

Come funziona la Cessione del Quinto dello stipendio?

Se siete alla ricerca di un prestito e avete cominciato a dare un’occhiata su internet, molto probabilmente vi sarete imbattuti nella cosiddetta cessione del quinto. Quali sono le caratteristiche principali di questa forma di finanziamento? Innanzitutto, il primo fattore da considerare quando si legge la descrizione di un prodotto è la clientela al quale si rivolge. Non si tratta infatti di un normale prestito personale, che può essere richiesto senza troppi problemi. La cessione del quinto è una forma di prestito riservata esclusivamente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Il requisito fondamentale che viene richiesto è infatti quello di avere un’entrata mensile assicurata, dalla quale ogni mese verrà detratta la rata di rimborso pattuita. La cessione del quinto è inoltre una forma di prestito non finalizzata: con i soldi che ci verranno erogati potremo fare ciò che vogliamo, senza alcun vincolo relativo al progetto da realizzare, come avviene invece per altre forme di finanziamento.

Perché cessione del quinto? Il nome di questo prodotto deriva dalla modalità di rimborso, che è la caratteristica che più delle altre caratterizza questa forma di prestito. La rata mensile sarà infatti fissa per l’intera durata del finanziamento, e sarà al massimo pari ad un quinto dello stipendio netto percepito. Questo significa che ad esempio se un cliente percepisce uno stipendio netto di 1.200 euro, la rata che andrà a pagare ogni mese per il rimborso del finanziamento non potrà superare i 240 euro (1.200/5). Come si può facilmente immaginare, così come a dipendere dallo stipendio è la rata di rimborso mensile, allo stesso modo anche la somma di denaro che potremo richiedere sarà tanto più alta quanto più alto è lo stipendio che percepiamo ogni mese. Ciò che possiamo far variare per ottenere la somma di denaro desiderata è la durata del finanziamento. In base alla compagnia alla quale ci affidiamo potremo avere più o meno libertà in questo senso. In ogni caso, l’operazione da fare per conoscere l’importo che potremo richiedere (al lordo degli interessi) è moltiplicare la rata fissata per il numero di mesi in cui intendiamo completare il rimborso.

Se da un certo punto di vista il fatto di avere un limite massimo alla rata mensile può sembrare un fattore limitante, d’altra parte è sicuramente un vantaggio. Considerando che al massimo la rata ha un importo pari al 20% di quanto percepiamo mensilmente, questo significa che difficilmente ci troveremo in difficoltà nel pagamento della rata stessa. Questo soprattutto se la durata del finanziamento è particolarmente elevata è un grande vantaggio. Nel lungo periodo sono infatti purtroppo frequenti gli imprevisti davanti ai quali è possibile trovarsi. Nel caso in cui la rata di rimborso fosse troppo alta può accadere di trovarsi in difficoltà nel pagarla, e dunque si potrebbe andare incontro a multe o penali in caso di mancato pagamento. La rata pari al quinto dello stipendio ci verrà automaticamente trattenuta dallo stipendio, e non dovremo dunque neanche preoccuparci della data di scadenza fissata.

Normativa di legge per la Cessione del Quinto dello stipendio

Dopo aver visto le caratteristiche principali della cessione del quinto, vediamo più nel dettaglio alcuni vincoli stabiliti dalla normativa di legge numero 180/50 che regola questa forma di finanziamento. Innanzitutto, per quanto riguarda la rata di rimborso, va sottolineato come sia proprio la legge a stabilire che la cedibilità dello stipendio è concessa soltanto per il quinto dell’importo netto percepito. Questo limite vale sia per i dipendenti pubblici che per coloro che siano assunti presso un’azienda privata. La stessa normativa definisce inoltre i vincoli relativi alla durata del finanziamento. Il periodo in cui decidiamo di effettuare il rimborso non potrà infatti superare i dieci anni. Dunque la libertà di scelta della durata di rimborso è limitata da questa soglia, fissata per evitare che il cliente possa prendere l’impegno di effettuare il rimborso in un lasso di tempo troppo elevato al fine di ottenere una somma di denaro più alta. Ad aumentare, oltre alla somma richiedibile, è anche il rischio di insolvenza, fatto che andrebbe a danneggiare sia la banca che il cliente, che andrebbe incontro a sanzioni, oltre a segnalazioni che potrebbero pregiudicare le future richieste di finanziamento.

Un altro punto che viene definito dalla legge riguardo la cessione del quinto è il vincolo riguardante il periodo minimo di servizio per poter ricevere questa forma di finanziamento. In generale, viene stabilito che per richiedere la cessione del quinto è necessario aver accumulato almeno quattro anni di servizio. Questo limite viene ridotto a due anni per gli impiegati e salariati ex combattenti di guerra, così come per coloro che risultino invalidi, mutilati o feriti in guerra. La normativa di legge definisce inoltre il “Fondo per il credito ai dipendenti dello Stato“. Questo fondo viene gestito dal Ministero del tesoro, al fine di garantire due servizi. Il primo è quello di tutelare gli istituti di credito autorizzati a concedere la cessione del quinto in caso di mancato completamento del rimborso causato ad esempio dal decesso del cliente. Lo stesso Fondo viene inoltre utilizzato per offrire finanziamenti diretti ai dipendenti pubblici.

La legge stabilisce inoltre i requisiti fondamentali che devono essere rispettati dal richiedente per poter accedere al credito desiderato tramite cessione del quinto. Innanzitutto è necessario dimostrare, con relativo certificato, di avere una sana e robusta costituzione fisica. Per quanto riguarda l’età del richiedente, viene fissato un limite massimo a 65 anni per gli impiegati, mentre per i salariati l’età massima è fissata a 60 anni per gli uomini e a 55 anni per le donne. Inoltre viene sottolineato come soltanto chi sia in attività di servizio al momento della richiesta abbia diritto a ricevere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio. La legge definisce inoltre un tasso d’interesse del 4,50%, modificabile in seguito ad una conforme richiesta del Comitato Amministrativo. Per quanto riguarda le spese di amministrazione, queste vengono fissate allo 0,5%, mentre il premio compensativo dei rischi sarà pari al 2% per i prestiti con cessione del quinto della durata di 5 anni, mentre saliranno al 4% in caso di rimborso decennale.

Quali sono i rischi coperti dal Fondo per il credito ai dipendenti dello Stato? Innanzitutto, come abbiamo già detto, la compagnia che eroga il prestito viene tutelata in caso di decesso del cliente prima del completo rimborso. Un altro motivo per cui potrebbero esserci problemi nel pagamento delle rate stabilite è la cessazione dal servizio da parte del cedente per qualunque causa. Infine, nel caso in cui colui che abbia ricevuto il finanziamento subisca una cospicua riduzione dello stipendio (superiore ad un terzo del totale), allora le condizioni del contratto andranno ridefinite, in quanto come abbiamo detto la rata non può superare il quinto dello stipendio netto. In questo caso sarà ancora il Fondo per il credito a farsi carico della differenza in termini di interessi. Infine, per quanto riguarda l’estinzione anticipata ed il rinnovo della cessione del quinto, per quanto riguarda la prima viene stabilito come il cedente abbia diritto a completare il rimborso in un’unica soluzione soltanto nel caso in cui siano trascorsi 2 anni per i prestiti quinquennali o 4 anni per i prestiti decennali. Lo stesso vincolo viene fissato per la richiesta di rinnovo della cessione del quinto, che può essere effettuata “a condizione che il ricavato della nuova cessione sia destinato all’estinzione della cessione in corso”.

Cessione del Quinto Inps per lavoratori dipendenti: tassi d’interesse e aliquote (calcolo preventivo)

Se siete alla ricerca di un finanziamento tramite cessione del quinto, dovete sapere che le migliori condizioni presenti sul mercato sono definite dall’Inps. L’Istituto gestisce infatti ormai da diversi anni quelli che vengono ancora oggi identificati come prestiti Inpdap. I finanziamenti Inps si dividono in due categorie: i piccoli prestiti ed i prestiti pluriennali, ed entrambe le tipologie sono rivolte esclusivamente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. La differenza tra le due diverse soluzioni a nostra disposizione consiste ovviamente nell’importo richiedibile, come facilmente intuibile dal nome, e dalla durata del finanziamento. I lavoratori che possono ricevere la somma di denaro desiderata tramite la cessione del quinto Inps sono in particolare coloro che siano  iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, i dipendenti in servizio di Poste Italiane Spa e Società collegate e agli iscritti ex Enam.

I piccoli prestiti possono avere una durata pari ad uno, due, tre o quattro anni, che potrà essere scelta dal cliente in base allo stipendio percepito e all’importo desiderato. In particolare, l’importo richiedibile sarà pari ad una mensilità netta nel caso di prestiti annuali, a due mensilità nette per i prestiti biennali, tre mensilità nette per i prestiti triennali e quattro mensilità nette per i prestiti quadriennali. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso, ad esempio per il rimborso di un altro finanziamento in corso, l’importo richiedibile potrà essere raddoppiato, arrivando dunque a due mensilità nette per ogni anno di finanziamento. Le spese relative al finanziamento saranno piuttosto basse rispetto a quelle solitamente previste dalle banche: il Tasso Annuo Nominale (Tan) sarà del 4,25%, mentre le spese di amministrazione sono fissate allo 0,5%. Infine, per quanto riguarda il Fondo rischi, la percentuale da pagare dipenderà dalla fascia d’età alla quale apparteniamo. Nella tabella seguente riportiamo le aliquote relative alle diverse opzioni e alle diverse fasce d’età.

Tipologia Età del richiedente Età alla scadenza Aliquote
ANNUALE 18-59 19-60 0,17%
60-64 61-65 0,34%
65-69 66-70 0,57%
70-74 71-75 0,96%
75-79 76-80 1,68%
80-84 81-85 2,81%
85-89 86-90 5,06%
BIENNALE 18-59 20-61 0,35%
60-64 62-66 0,70%
65-69 67-71 1,18%
70-74 72-76 1,96%
75-79 77-81 3,42%
80-84 82-86 5,72%
85-88 87-90 9,79%
TRIENNALE 18-59 21-62 0,54%
60-64 63-67 1,08%
65-69 68-72 1,82%
70-74 73-77 3,03%
75-79 78-82 5,25%
80-84 83-87 8,81%
85-87 88-90 14,22%
QUADRIENNALE 18-59 22-63 1,20%
60-64 64-68 1,49%
65-69 69-73 2,51%
70-74 74-78 4,17%
75-79 79-83 7,19%
80-84 84-88 12,14%
85-86 89-90 15,39%

Come c’era da aspettarsi, la spesa per il Fondo rischi sarà tanto più alta quanto maggiore sarà la durata del nostro finanziamento, sia nel caso dei prestiti per dipendenti che per i prestiti per pensionati. Un ruolo fondamentale viene poi giocato dall’età del richiedente. I prestiti Inps con cessione del quinto possono essere richiesti fino a 90 anni, età considerata alla scadenza del finanziamento, e dunque al momento del completo rimborso della somma ricevuta in prestito. Si nota subito come l’aliquota cresca vertiginosamente all’aumentare dell’età del cliente, e ciò deriva dal fatto che il rischio per l’istituto di credito che eroga il prestito è molto più alto quando il richiedente è più anziano rispetto a coloro che abbiano meno di 60 anni. La tabella vi sarà molto utile per avere un preventivo immediato della spesa complessiva del vostro finanziamento, senza dovervi recare presso l’istituto di credito. Inoltre grazie ad essa potremo scegliere la tipologia di piccolo prestito ideale in base alla relativa aliquota prevista.

I prestiti pluriennali sono rivolti a coloro che siano alla ricerca di un finanziamento per una somma di denaro più alta. Due sono le tipologie di cessione del quinto previste, che si differenziano anche in questo caso per il numero di rate previste per il rimborso. Potremo infatti scegliere tra i prestiti quinquennali ed i prestiti decennali. Anche in questo caso, come da regolamento, le 60 o le 120 rate mensili previste non potranno superare il quinto dello stipendio netto percepito. L’importo richiedibile dipenderà dunque da quanto percepiamo ogni mese e dalla durata del finanziamento che andremo a richiedere. Il tasso d’interesse annuo applicato ai prestiti pluriennali è del 3,50%, mentre le spese di gestione saranno pari allo 0,5% dell’importo che riceveremo. Per quanto riguarda invece la spesa per il Fondo rischi, in questo caso sarà ovviamente più importante in quanto la durata della cessione del quinto è maggiore. Nella tabella seguente riportiamo le aliquote previste per le diverse fasce d’età, sia per i prestiti quinquennali che per i prestiti decennali.

Tipologia Età del richiedente Età alla scadenza Aliquote
QUINQUENNALE 22-59 27-64 0,96%
60-64 65-69 1,92%
65-69 70-74 3,25%
70-74 75-79 5,41%
75-79 80-84 9,27%
80-85 85-90 15,76%
DECENNALE 22-59 32-69 2,28%
60-64 70-74 4,64%
65-69 75-69 7,90%
70-74 80-84 13,14%
75-80 85-90 22,39%

L’età massima che potremo avere al momento della richiesta del prestito pluriennale Inps dipenderà dunque dalla tipologia che sceglieremo. Come abbiamo già detto, infatti, la soglia è fissata a 90 anni, considerando però l’età del richiedente al termine del rimborso. Dunque l’età massima consentita al momento della presentazione della domanda sarà pari alla differenza tra 90 e il numero di anni previsti per il rimborso. Le caratteristiche delle diverse soluzioni che prevedono la cessione del quinto che abbiamo appena analizzato, dai tassi d’interesse alle spese di gestione e le aliquote per Fondo rischi, sono definite come abbiamo detto dall’Inps. Quest’ultimo non eroga direttamente i finanziamenti, ma per richiederli dovremo rivolgerci agli istituti di credito che prevedono questa tipologia di prestito. In particolare, per ottenere le condizioni di prestito più convenienti in assoluto, la cosa migliore da fare è rivolgersi alle compagnie che convenzionate con l’Inps, la cui lista è disponibile sul sito internet dell’Istituto e che comprende, tra le altre, Agos, Compass, Findomestic e Unicredit.

Simulazione Online Cessione del Quinto dello stipendio per banche e finanziarie convenzionate

Se siete interessati a richiedere un prestito tramite la cessione del quinto del vostro stipendio, la cosa migliore da fare è dunque quella di rivolgervi ad una delle compagnie che hanno firmato la Convenzione con l’Inps. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non si occupa di erogare il finanziamento, perciò per conoscere le caratteristiche del prestito che ci verrà concesso dovremo visitare il sito internet della nostra banca o dell’istituto di credito al quale intendiamo rivolgerci. Per farci un’idea più precisa della spesa alla quale andremo incontro ci viene inoltre offerta la possibilità di effettuare una simulazione della cessione del quinto online. Vediamo dunque come richiedere un preventivo gratuito per i principali istituti di credito convenzionati con l’Inps.

Cessione del quinto Agos Ducato

Sono doversi i vantaggi della cessione del quinto Agos Ducato che ci vengono illustrati sulla relativa pagina del sito internet. Oltre ovviamente alla comodità di richiedere importi elevati, da rimborsare fino a ben 120 mesi, avremo la possibilità di ricevere un’anticipazione sull’importo del prestito. Potremo inoltre stipulare con la compagnia un’assicurazione con polizza rischio vita e rischio impiego (che ci coprirà ad esempio in caso di licenziamento). Infine, grazie alla garanzia dello stipendio, la cessione del quinto può essere richiesta anche a chi avesse altri finanziamenti in corso e dai cattivi pagatori, coloro che cioè avessero avuto problemi nel rimborso di un finanziamento ricevuto.

Sul sito internet di Agos Ducato potremo richiedere una simulazione online della cessione del quinto dello stipendio. Per farlo, tutto ciò che dovremo fare sarà inserire l’importo al quale siamo interessati e scegliere il numero di rate in cui intendiamo completare il rimborso. La richiesta, come sottolineato nella stessa pagina, è assolutamente “non impegnativa“, e cioè non ci vincola in alcun modo nella nostra eventuale richiesta di finanziamento. Per ricevere il preventivo dovremo seguire la procedura guidata in cui ci verranno richiesti i nostri dati personali e i dati relativi al nostro contratto e allo stipendio percepito. Una volta effettuata la richiesta di preventivo basteranno poche ore per conoscere le caratteristiche della cessione del quinto Agos che ci verrà offerta.

Cessione del quinto Compass

Un’altra compagnia convenzionata con l’Inps è Compass. Anche in questo caso sul sito internet ci vengono fornite tutte le informazioni relative a questa forma di prestito. In particolare viene sottolineato come non sia richiesta la presentazione di un garante per poter presentare la domanda. Oltre alle caratteristiche note della cessione del quinto, e cioè il fatto che la rata non superi il 20% dello stipendio netto percepito, la durata fino a 10 anni e l’addebito delle rate in busta paga, anche in questo caso viene specificata la possibilità di richiedere un anticipo dell’importo totale che riceveremo in prestito. Infine non sono previste spese di intermediazione, e questa è sicuramente un’ottima notizia per tutti coloro che siano interessati a questo prodotto.

La cessione del quinto Compass può essere richiesta sia dai dipendenti pubblici che dai dipendenti privati che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 63 anni e siano residenti in Italia. Inoltre per poter accedere alla cessione del quinto Compass è necessario avere un contratto a tempo indeterminato. Per conoscere le caratteristiche del finanziamento che ci verrà offerto potremo fissare un appuntamento in filiale. Per farlo dovremo innanzitutto cercare l’ufficio più vicino a casa nostra, inserendo la città, il Cap o il nostro indirizzo. Per ogni filiale della nostra zona ci verranno presentati i giorni e gli orari disponibili, tra i quali potremo scegliere quello in cui fissare il nostro appuntamento. In questo modo avremo la possibilità di presentare la nostra situazione ad un esperto che saprà consigliarci al meglio.

Cessione del quinto Findomestic

Un altro istituto di credito che tra le forme di finanziamento offerte prevede la cessione del quinto dello stipendio è Findomestic. Diversi sono i vantaggi relativi a questa soluzione: zero spese di intermediazione e gestione della pratica, non è previsto il pagamento di alcuna imposta di bollo per le comunicazioni periodiche, né commissioni di istruttoria pratica. Per quanto le garanzie che dovremo fornire alla finanziaria per poter ricevere la cessione del quinto, in questo caso basterà la presentazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per avere una visione complessiva delle condizioni di finanziamento offerte ci viene inoltre presentata un esempio di preventivo per la cessione del quinto. La richiesta è di 13.000 euro, con un rimborso in 10 anni. In questo caso la rata sarà fissa e di importo pari a 144 euro, con tassi d’interesse Tan del 5,95% e Taeg del 6,11%.

Findomestic offre ai propri clienti la possibilità di presentare la richiesta interamente online. La procedura guidata è molto semplice e ci permetterà in pochi minuti di richiedere la somma di denaro alla quale siamo interessati in pochi minuti. Ci verranno ovviamente richiesti tutti i dati personali, recapiti telefonici ed indirizzo email, tramite i quali verremo ricontattati una volta che la nostra richiesta sia stata analizzata. Se prima di presentare la richiesta preferiamo ricevere un preventivo dettagliato della spesa alla quale andremo incontro, la cosa migliore da fare è fissare un appuntamento presso una filiale Findomestic, dove un consulente si occuperà della nostra pratica presentandoci la rata mensile e i tassi d’interesse che ci verranno riservati, oltre ovviamente all’aliquota per il Fondo rischi relativa al nostro finanziamento.

Cessione del quinto Unicredit

L’ultima banca per la quale vogliamo offrirvi le informazioni relative alla cessione del quinto dello stipendio offerta è Unicredit. Sono due gli aspetti principali che vengono evidenziati sulla pagina del sito internet della banca, e sono la semplicità e la flessibilità. La cessione del quinto Unicredit è semplice in quanto può essere richiesta anche senza garanzie patrimoniali o immobiliari. Inoltre è flessibile perché, come abbiamo più volte ripetuto si tratta di un prestito non finalizzato, perciò non sarà necessario specificare quale spesa intendiamo affrontare. Per quanto riguarda la somma di denaro che potremo ricevere tramite questa forma di finanziamento, questa dipenderà dal lavoro svolto dal richiedente. Per i dipendenti privati l’importo massimo erogabile sarà pari a 47.000 euro, mentre questa soglia sale a ben 72.000 euro per i dipendenti pubblici.

Se siete interessati a ricevere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio rivolgendovi a Unicredit, come sempre la cosa migliore da fare è richiedere un preventivo. Per farlo avremo la possibilità di fissare un appuntamento compilando il relativo form con i nostri dati personali, i nostri contatti e scegliendo ovviamente l’ufficio, la data e l’orario in cui vogliamo ricevere una consulenza da un esperto del settore. Il preventivo sarà completamente gratuito e senza impegno, inoltre nei giorni lavorativi basteranno solamente 4 ore per ricevere un preventivo dettagliato che terrà conto ovviamente dell’importo richiesto e della durata (come avviene anche per le simulazioni online), ma anche dello stipendio che percepiamo e dalla nostra età.

Cessione del Quinto dello stipendio e liquidità aggiuntiva: cosa dice la normativa 2024

Abbiamo analizzato nel dettaglio la cessione del quinto e la normativa che regola questa particolare tipologia di finanziamento. Sono diversi i vantaggi di questo prodotto, che sono legati alla facilità con la quale è possibile accedere al credito desiderato e alla modalità di rimborso. Come detto in precedenza, tuttavia, il limite di quota cedibile pari ad un quinto dello stipendio in alcuni casi può essere un limite, e dunque uno svantaggio della cessione del quinto. Infatti, essendo l’importo richiedibile strettamente legato alla rata mensile e alla durata del piano di rimborso, è chiaro che anche l’importo al quale potrete accedere tramite cessione del quinto sarà limitato dal vostro reddito mensile. Come fare dunque se si ha bisogno di un importo superiore rispetto all’importo massimo che ci viene offerto tramite la cessione del quinto? La soluzione in questo caso sarebbe quella di richiedere liquidità aggiuntiva rispetto alla somma di denaro che ci verrà versata tramite il finanziamento che la banca è disposta ad offrirci in prestito tramite appunto la cessione del quinto. Richiedere liquidità aggiuntiva corrisponde di fatto ad una nuova richiesta di finanziamento, che chiaramente sarà vincolata dal prestito che abbiamo già ricevuto e che stiamo rimborsando. È importante dunque analizzare cosa dice la normativa della cessione del quinto riguardo la possibilità di ricevere liquidità aggiuntiva.

La possibilità di ricevere più soldi rispetto all’importo massimo della cessione del quinto è infatti prevista proprio dalla suddetta normativa. La tipologia di finanziamento che vi permetterà, di fatto, di ricevere una nuova cessione del quinto, è quella che prende il nome di prestito delega. Il prestito delega, anche detto cessione del doppio quinto, è un finanziamento grazie al quale potrete appunto ricevere un importo doppio rispetto a quello previsto con la semplice cessione del quinto. Le caratteristiche ed i requisiti previsti per il prestito con delega sono praticamente gli stessi che abbiamo già elencato per la cessione del quinto dello stipendio. In questa pagina ci stiamo occupando nello specifico della cessione del quinto rivolta ai lavoratori dipendenti, perciò la garanzia fondamentale che dovrete presentare sarà sempre la vostra busta paga. Trattandosi di una richiesta di liquidità aggiuntiva, dovrete ovviamente garantire alla compagnia che sarete in grado di affrontare questa nuova spesa. Sempre considerando i requisiti richiesti per accedere alla cessione del doppio quinto, ce n’è uno legato al proprio datore di lavoro. Infatti, il nome del prodotto “prestito con delega” deriva proprio dal fatto che sarà necessaria appunto una delega, e dunque un “via libera” da parte della propria azienda per far sì che possiate ottenere la liquidità aggiuntiva che desiderate.

In tal senso, la normativa vigente prevede (come per gli altri prestiti) una valutazione del merito creditizio del cliente. La liquidità aggiuntiva vi verrà concessa infatti solamente nel caso in cui la cessione del quinto in corso sia l’unico prestito che state rimborsando: eventuali altri finanziamenti in corso nella quasi totalità dei casi vi precluderebbero dalla possibilità di accedere al prestito con delega. Qualora abbiate tutte le carte in regola per accedere al prestito con delega, allora potrete finalmente ottenere la vostra seconda cessione del quinto, e dunque vi troverete ad aumentare la quota cedibile del vostro stipendio dal 20% al 40%. Vi ricordiamo che tale percentuale si riferisce sempre alla busta paga netta, e definisce la rata massima che potrete affrontare (comprensiva della rata per la cessione del quinto e per il prestito delega stesso). Sempre in base a quanto definito dalla normativa riguardo la cessione del doppio quinto, è importante sapere che questo aumento della quota cedibile non implica che il cliente debba necessariamente raddoppiare la propria rata di rimborso. Infatti, in base alle vostre esigenze in termini di liquidità aggiuntiva, rata di rimborso e durata che intendete fissare, potrete definire le caratteristiche del vostro prestito con delega.

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